Aprire una partita IVA come agente immobiliare in regime forfettario può essere un passo importante se desideri intraprendere questa professione in modo serio e professionale. In questo articolo ti guiderò attraverso i passi necessari per aprire una partita IVA come agente immobiliare e fornirti alcuni consigli utili per avviare la tua attività.
Se invece sei interessato a diventare consulente immobiliare allora ti consiglio di leggere questo articolo.
Cosa fare per diventare agente immobiliare in regime forfettario?
L’agente immobiliare è un esperto del mercato immobiliare. Come ben saprai questo mercato coinvolge una vasta platea di soggetti, dai compratori, alle imprese passando per varie istituzioni pubbliche.
In mezzo a questa eterogeneità, l’agente immobiliare favorisce il buon esito della transazione, facendo incontrare venditori e compratori, grazie anche alla preparazione conseguita.
Per diventare un agente immobiliare, dovrai acquisire una conoscenza approfondita del settore immobiliare. Ci sono vari corsi di formazione che puoi frequentare per acquisire le competenze necessarie alcuni dei quali tenuti, ad esempio, presso la FIAIP (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionisti) o altre associazioni di categoria come la FIMAA (Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari).
Ricordati che questi corsi di formazione, oltre a darti concetti tecnici ed estimativi in ambito immobiliare, ti trasmetteranno tutte le conoscenze di base in ambito giuridico, fiscale e bancario che ti saranno utili per consigliare al meglio i tuoi clienti.
Ottieni la licenza di agente immobiliare e fai esperienza.
La professione di agente immobiliare è regolamentata dalla Legge del 3 febbraio 1989, n. 39. Essa richiede determinati requisiti e, soprattutto, la licenza di agente immobiliare che è un requisito fondamentale per lavorare in questo settore. Per ottenere la licenza, dovrai seguire un corso di formazione, passare un esame che dimostri la conoscenza e le competenze di base necessarie.
Dovrai sicuramente acquisire esperienza e farti conoscere dai clienti. Per fare questo dovrai collaborare con un’agenzia immobiliare per affinare le tue competenze e aumentare le tue opportunità di carriera. Una volta che “ti sarai fatto le ossa” potrai decidere di aprire una tua agenzia immobiliare.
Aprire una partita iva come agente immobiliare in regime forfettario.
Il primo passo per aprire una partita IVA come agente immobiliare è decidere quale forma giuridica è più adatta alle tue esigenze. Le opzioni più comuni sono:
- Impresa individuale
- Società di persone (s.n.c.)
- Società a responsabilità limitata (s.r.l.)
In generale, l’impresa individuale è la forma giuridica più semplice e veloce da aprire, ma potrebbe non essere la più adatta per un’attività di lunga durata. Le società di persone e a responsabilità limitata, d’altra parte, offrono maggiore protezione legale ma richiedono una maggiore complessità burocratica e di gestione.
Se sei agli inizi della tua carriera ti suggerisco di aprire una partitiva iva in regime forfettario perché è molto vantaggiosa dal punto di vista fiscale e amministrativo.
Iscrivi la tua impresa in Camera di Commercio
Una volta scelta la forma giuridica, il secondo passo è quello di registrarsi alla Camera di Commercio. L’iscrizione alla Camera di Commercio è obbligatoria per coloro i quali intendano svolgere attività di intermediazione immobiliare.
Durante la registrazione, dovrai presentare la documentazione necessaria e pagare il diritto camerale (circa 50€ all’anno). Inoltre, dovrai anche presentare una SCIA, che attesti il possesso dei requisiti morali e professionali.
Aprire un’impresa individuale richiede dei costi per le pratiche amministrative in base agli enti da coinvolti. Come detto è necessario iscriversi in camera di commercio compilando una pratica telematica che si chiama ComUnica. Grazie a questa pratica, in un’unica volta, verranno coinvolti gli enti necessari (Agenzia Entrate, Camera di commercio, INPS ed eventuali altri) e, contestualmente ti verrà rilasciato il certificato di partita iva.
Infine, ti consiglio di sottoscrivere una polizza RC professionale (obbligatoria) con una compagnia rinomata. La RC professionale è un’assicurazione che ti protegge da eventuali danni che potresti causare a terzi durante l’esercizio della tua attività.
L’inquadramento previdenziale come agente immobiliare in regime forfettario.
L’inquadramento fiscale e civilistico di una nuova attività determina la scelta di quale contribuzione INPS sarà necessario versare allo Stato. Trattandosi di attività commerciale dovrai iscriverti alla gestione artigiani e commercianti INPS.
Questo comporta un versamento di contributi fissi ogni trimestre oltre a un’eventuale eccedenza in caso di superamento di determinate soglie reddituali. Tuttavia, grazie al regime forfettario, potrai ottenere una riduzione dei contributi da versare ogni anno.
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Cos’è il Regime Forfettario?
Il regime forfettario è un regime fiscale agevolato introdotto in Italia nel 2015 per favorire la crescita e la competitività delle piccole imprese e dei professionisti. In questo regime, i contribuenti pagano un’imposta sostitutiva in misura fissa, in base al proprio fatturato annuo, alleggerendo moltissimo gli adempimenti fiscali e burocratici.
Per le nuove attività è prevista un’aliquota d’imposta pari al 5% per i primi 5 anni. Dal sesto anno di attività, in poi, l’aliquota d’imposta si alza al 15%. Inoltre, i liberi professionisti che hanno scelto l’opzione per il forfettario sono esentati dalla ritenuta d’acconto sui compensi ricevuti dai committenti.
Quali sono gli altri vantaggi per scegliere questo regime?
Tra gli ulteriori vantaggi del regime forfettario ci sono la semplificazione degli adempimenti fiscali, la riduzione della burocrazia, la non applicazione dell’IVA alle operazioni di vendita che rende molto più competitivi rispetto alle altre imprese o professionisti in regime ordinario!
Un altro importantissimo vantaggio riguarda il mondo della previdenza, infatti, con il regime forfettario è possibile chiedere una riduzione dei contributi INPS relativi alla gestione commercianti e artigiani.
Tuttavia, il regime forfettario ha anche alcune limitazioni, ad esempio, non consente la detrazione dell’IVA sulle spese sostenute e, inoltre, i costi dell’attività sono riconosciuti in modo forfettario, pertanto non è possibile dedurre alcun costo.
In sintesi, il regime forfettario rappresenta una buona opportunità per le piccole imprese e i professionisti che vogliono semplificare la gestione delle proprie imposte e concentrarsi sulla crescita del proprio business. Tuttavia, è importante valutare attentamente le proprie esigenze e la propria situazione fiscale prima di aderire a questo regime.
Le cause di esclusione dal regime forfettario.
Nel corso degli anni le cause di esclusione sono state modificate molte volte. Ti suggerisco di approfondire le cause di esclusione dal regime forfettario con questo articolo per evitare sorprese.
Le più importanti cause di esclusione da questo regime sono:
- il superamento della soglia dei ricavi di 85.000 euro;
- il possesso di partecipazioni in società di persone, associazioni professionali o srl in regime di trasparenza fiscale;
- lo svolgimento di specifiche attività escluse per legge dal regime forfettario;
- percezione nell’anno di redditi da lavoro dipendente in misura maggiore ai 30.000 euro lordi.
Codice ATECO come agente immobiliare in regime forfettario.
Il codice ateco per agente immobiliare in regime forfettario è:
- 68.31.00 – Attività di mediazione immobiliare.
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