In questa guida ti spiegherò come diventare consulente SEO in regime forfettario. Se sei appassionato di web marketing e desideri aiutare le aziende a migliorare la loro visibilità online, diventare un consulente SEO potrebbe essere la strada giusta per te. Il settore dell’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO) è in costante crescita, con sempre più aziende che cercano di posizionarsi in modo competitivo sui motori di ricerca. Inoltre, aprire una Partita IVA ti permetterà di gestire la tua attività in modo autonomo.
Cosa fa un consulente SEO?
Il primo passo per diventare un consulente SEO di successo è acquisire una solida conoscenza di base in materia. Studia le best practice di ottimizzazione per i motori di ricerca, impara come funzionano gli algoritmi dei motori di ricerca e scopri le tendenze del settore. Ci sono molte risorse disponibili online, come blog, corsi e video tutorial, che possono aiutarti a ottenere una comprensione approfondita di SEO.
Una volta acquisite le competenze fondamentali, mettile in pratica. Crea e gestisci un blog personale o un sito web e applica le tecniche SEO che hai appreso per migliorarne la visibilità sui motori di ricerca. Questa esperienza pratica ti aiuterà a comprendere meglio le sfide e le opportunità che i tuoi futuri clienti potrebbero affrontare.
Specializzati e differenziati.
Uno dei passaggi successivi che dovrai sicuramente mettere in programma è quello della specializzazione. Il settore della SEO è ampio e competitivo, quindi può essere vantaggioso specializzarsi in una nicchia specifica. Potresti concentrarti su un particolare settore industriale o su un tipo di sito web (ad esempio, e-commerce, blog, siti locali). Essere un consulente SEO specializzato ti aiuterà a differenziarti dalla concorrenza e ad attirare clienti interessati alla tua area di expertise.
Per farti conoscere devi sicuramente creare un portfolio. Questo è un modo per dimostrare la tua esperienza come consulente SEO; includi i progetti che hai realizzato, i risultati ottenuti e i feedback dei clienti soddisfatti. Fai promozione della tua attività e collabora con altre agenzie di web marketing o social media manager per ampliare la tua rete di contatti.
Aprire una partita iva come consulente SEO in regime forfettario.
Per aprire la tua partita IVA come consulente SEO in regime forfettario, devi seguire alcune semplici procedure. Innanzitutto, per essere inquadrato come libero professionista devi affidarti a un Dottore Commercialista che redigerà la pratica telematica per tuo conto (modello AA9). In pochissime ore i server di Agenzia Entrate restituiranno il certificato di partita iva dal quale è possibile leggere il numero di partita iva e altri dati utili al contribuente.
In alternativa puoi redigere il documento per la richiesta di partita iva in autonomia. Richiedere una partita iva come libero professionista non ha alcun costo.
Cos’è il Regime Forfettario?
Il regime forfettario è un regime fiscale agevolato introdotto in Italia nel 2015 per favorire la crescita e la competitività delle piccole imprese e dei professionisti. In questo regime, i contribuenti pagano un’imposta sostitutiva in misura fissa, in base al proprio fatturato annuo, alleggerendo moltissimo gli adempimenti fiscali e burocratici.
Per le nuove attività è prevista un’aliquota d’imposta pari al 5% per i primi 5 anni. Dal sesto anno di attività, in poi, l’aliquota d’imposta si alza al 15%. Inoltre, i liberi professionisti che hanno scelto l’opzione per il forfettario sono esentati dalla ritenuta d’acconto sui compensi ricevuti dai committenti.
Quali sono gli altri vantaggi per scegliere questo regime?
Tra gli ulteriori vantaggi del regime forfettario ci sono la semplificazione degli adempimenti fiscali, la riduzione della burocrazia, la non applicazione dell’IVA alle operazioni di vendita che rende molto più competitivi rispetto alle altre imprese o professionisti in regime ordinario!
Un altro importantissimo vantaggio riguarda il mondo della previdenza, infatti, con il regime forfettario è possibile chiedere una riduzione dei contributi INPS relativi alla gestione commercianti e artigiani.
Tuttavia, il regime forfettario ha anche alcune limitazioni, ad esempio, non consente la detrazione dell’IVA sulle spese sostenute e, inoltre, i costi dell’attività sono riconosciuti in modo forfettario, pertanto non è possibile dedurre alcun costo.
In sintesi, il regime forfettario rappresenta una buona opportunità per le piccole imprese e i professionisti che vogliono semplificare la gestione delle proprie imposte e concentrarsi sulla crescita del proprio business. Tuttavia, è importante valutare attentamente le proprie esigenze e la propria situazione fiscale prima di aderire a questo regime.
L’inquadramento previdenziale per consulente SEO con partita iva.
Dopo aver introdotto il regime forfettario e i suoi vantaggi è necessario parlare dell’inquadramento previdenziale.
Se svolgi la tua attività come libero professionista allora è necessario aprire una posizione in gestione separata INPS. Questo è valido sia che l’attività venga svolta da casa tua, in sede dal cliente o in qualsiasi altro ambito.
Se invece vuoi aprire una web agency che si concentra sulla gestione di blog, ricerche di mercato e parole chiave, potrai svolgere il tuo lavoro come impresa individuale e pertanto dovrai iscriverti in camera di commercio oltreché alla gestione artigiani e commercianti INPS. Il tuo lavoro, infatti, verrebbe qualificato in modo completamente diverso rispetto a quello di un freelance.
Per valutare l’inquadramento è sicuramente necessario confrontarsi con un Dottore Commercialista al fine di individuare la soluzione migliore. L’inquadramento previdenziale per quest’attività è fondamentale. È necessario capire molto bene il tipo di attività che verrà svolta per evitare errori e contestazioni future.
Codice ATECO per consulente SEO in regime forfettario.
Ci sono due codici ATECO sfruttabili per l’attività di consulente SEO in regime forfettario:
- 62.02.00 – Consulenza nel settore delle tecnologie dell’informatica
- 70.22.09 – Altre attività di consulenza aziendale n.c.a.
È necessario chiarire fin da subito in modo puntuale e dettagliato il tipo di attività che viene svolta.
Le cause di esclusione dal regime forfettario.
Nel corso degli anni le cause di esclusione sono state modificate molte volte. Ti suggerisco di approfondire le cause di esclusione dal regime forfettario con questo articolo per evitare sorprese.
Le più importanti cause di esclusione da questo regime sono:
- il superamento della soglia dei ricavi di 85.000 euro;
- il possesso di partecipazioni in società di persone, associazioni professionali o srl in regime di trasparenza fiscale;
- lo svolgimento di specifiche attività escluse per legge dal regime forfettario;
- percezione nell’anno di redditi da lavoro dipendente in misura maggiore ai 30.000 euro lordi.
Stai cercando un Commercialista per il regime forfettario?
Il mio lavoro è assistere lavoratori autonomi e liberi professionisti. Se hai intenzione di avviare una nuova attività in regime forfettario, oppure cambiare consulente, puoi contattarmi senza impegno!
Ti dedicherò il tempo necessario a chiarire i dubbi che hai in relazione alla tua nuova attività. Aprire una partita iva non è uno scoglio insormontabile se al tuo fianco hai il giusto professionista in grado di spiegarti il mondo della fiscalità. Se invece vuoi farti assistere da un Dottore Commercialista perché attualmente non ti senti adeguatamente seguito fissiamo un appuntamento e sarò lieto di ascoltarti.
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