Aprire una partita iva come falegname in regime forfettario richiede non solo abilità artigianali, ma anche una comprensione approfondita delle normative fiscali. Avviare un’attività di falegnameria in modo corretto ed efficiente è cruciale per il successo dell’impresa. Il regime forfettario ha moltissimi vantaggi e rappresenta un’opzione fiscale che offre semplificazioni contabili e fiscali veramente significative!

La falegnameria, un’arte antica, continua a essere fondamentale nel campo dell’edilizia nonostante le sfide moderne. Chi cerca qualità si rivolge a un falegname per ottenere mobili e componenti d’arredo su misura che durino nel tempo. Se sei affascinato dalla falegnameria, ci sono due principali vie per acquisire l’arte: apprendere da un maestro o frequentare un corso professionale. Una volta acquisita l’esperienza, aprire una Partita IVA diventa essenziale per avviare l’attività.

Come diventare falegname e avviare un’impresa?

Diventare falegname è un percorso che richiede impegno, passione e dedizione all’arte della lavorazione del legno. Gli step necessari per aprire una partita iva come falegname richiedono:

  • scegliere una formazione adeguata;
  • trovare un maestro falegname che possa trasmettere il mestiere;
  • frequentare dei corsi professionali di aggiornamento anche se organizzati da fornitori dei materiali da lavoro;
  • sviluppa e condividi le tue competenze tecniche.

Questi sono alcuni aspetti da considerare prima di avviare la propria partita iva come falegname. Infatti, dovrai scegliere un percorso formativo adeguato per acquisire le competenze necessarie per avviare un’attività artigianale. Potresti iniziare specializzandoti in alcune lavorazioni per poi estendere le tue competenze a prodotti e campi similari.

Trovare un maestro falegname a cui affiancarti è la soluzione migliore perchè potrai acquisire moltissime tecniche di lavoro e soprattutto sarai a contatto con un portafoglio clienti già avviato. Se giocherai bene le tue carte potrai ambire a rilevare l’attività quando il tuo insegnante deciderà di andare in pensione.

Ricordati di rimanere sempre aggiornato frequentando dei corsi professionali di aggiornamento. Spesso i fornitori di materiale da carpenteria, legno, prodotti chimici ecc. organizzano corsi di aggiornamento per pubblicizzare i propri prodotti. Questi sono utili per conoscere nuove lavorazioni, nuovi prodotti per i propri lavori ma, soprattutto, altri artigiani con cui condividere conoscenze, metodi di lavoro ed eventuali collaborazioni.

Durante la tua carriera dovrai sviluppare la conoscenza del legno, l’utilizzo corretto dei vari strumenti di lavoro e, ovviamente, le tecniche di lavoro.

Ricordati che potrai sfruttare il mondo dei social network per la condivisione dei tuoi lavori e per trovare nuovi potenziali clienti. Utilizza canali come Instagram, Facebook o un classico sito web vetrina per mostrare le tue competenze e trovare nuovi progetti da nuova clientela.

Partita iva per falegname in regime forfettario

Aprire una partita iva come falegname in regime forfettario.

Per aprire una partita iva come falegname in regime forfettario è obbligatorio iscriversi in camera di commercio costituendo un’impresa individuale. Questo avrà dei risvolti anche dal punto di vista dei contributi INPS.

Aprire un’impresa individuale richiede dei costi per le pratiche amministrative in base agli enti da coinvolti; inoltre, è necessario iscriversi in camera di commercio compilando una pratica telematica che si chiama ComUnica. Grazie a questa pratica, in un’unica volta, verranno coinvolti gli enti necessari (Agenzia Entrate, Camera di commercio, INPS e INAIL).

Diversamente da altre attività artigianali, per questo tipo di inquadramento, non è necessaria alcuna SCIA per avviare la propria attività di falegname.

Cos’è il Regime Forfettario?

Il regime forfettario è un regime fiscale agevolato introdotto in Italia nel 2015 per favorire la crescita e la competitività delle piccole imprese e dei professionisti. In questo regime, i contribuenti pagano un’imposta sostitutiva in misura fissa, in base al proprio fatturato annuo, alleggerendo moltissimo gli adempimenti fiscali e burocratici.

Per le nuove attività è prevista un’aliquota d’imposta pari al 5% per i primi 5 anni. Dal sesto anno di attività, in poi, l’aliquota d’imposta si alza al 15%. Inoltre, i liberi professionisti che hanno scelto l’opzione per il forfettario sono esentati dalla ritenuta d’acconto sui compensi ricevuti dai committenti.

Quali sono gli altri vantaggi per scegliere questo regime?

Tra gli ulteriori vantaggi del regime forfettario ci sono la semplificazione degli adempimenti fiscali, la riduzione della burocrazia, la non applicazione dell’IVA alle operazioni di vendita che rende molto più competitivi rispetto alle altre imprese o professionisti in regime ordinario!

Un altro importantissimo vantaggio riguarda il mondo della previdenza, infatti, con il regime forfettario è possibile chiedere una riduzione dei contributi INPS relativi alla gestione commercianti e artigiani.

Tuttavia, il regime forfettario ha anche alcune limitazioni, ad esempio, non consente la detrazione dell’IVA sulle spese sostenute e, inoltre, i costi dell’attività sono riconosciuti in modo forfettario, pertanto non è possibile dedurre alcun costo.

In sintesi, il regime forfettario rappresenta una buona opportunità per le piccole imprese e i professionisti che vogliono semplificare la gestione delle proprie imposte e concentrarsi sulla crescita del proprio business. Tuttavia, è importante valutare attentamente le proprie esigenze e la propria situazione fiscale prima di aderire a questo regime.

L’inquadramento previdenziale come falegname.

L’inquadramento fiscale e civilistico di una nuova attività determina la scelta di quale contribuzione INPS sarà necessario versare allo Stato. Trattandosi di attività artigianale dovrai iscriverti alla gestione artigiani e commercianti INPS.

Questo comporta un versamento di contributi fissi ogni trimestre oltre a un’eventuale eccedenza in caso di superamento di determinate soglie reddituali. Tuttavia, grazie al regime forfettario, potrai ottenere una riduzione dei contributi da versare ogni anno.

Per approfondire e valutare la tua posizione fissa un appuntamento senza impegno.

Codice ateco come falegname in regime forfettario.

Il codice ateco da scegliere come falegname in regime forfettario può variare in base al tipo di attività svolta:

  • 16.10.00 – Taglio e piallatura del legno;
  • 16.23.10 – Fabbricazione di porte e finestre in legno (escluse porte blindate);
  • 16.23.22 – Fabbricazione di altri elementi in legno e di falegnameria per l’edilizia (esclusi stand e strutture simili per convegni e fiere).

Ricordati che potrai utilizzare anche più di un codice ateco associato alla tua partita iva.

Le cause di esclusione dal regime forfettario.

Nel corso degli anni le cause di esclusione sono state modificate molte volte. Ti suggerisco di approfondire le cause di esclusione dal regime forfettario con questo articolo per evitare sorprese.

Le più importanti cause di esclusione da questo regime sono:

  • il superamento della soglia dei ricavi di 85.000 euro;
  • il possesso di partecipazioni in società di persone, associazioni professionali o srl in regime di trasparenza fiscale;
  • lo svolgimento di specifiche attività escluse per legge dal regime forfettario;
  • percezione nell’anno di redditi da lavoro dipendente in misura maggiore ai 30.000 euro lordi.

Stai cercando un Commercialista per il regime forfettario?

Il mio lavoro è assistere lavoratori autonomi e liberi professionisti. Se hai intenzione di avviare una nuova attività in regime forfettario, oppure cambiare consulente, puoi contattarmi senza impegno!

Ti dedicherò il tempo necessario a chiarire i dubbi che hai in relazione alla tua nuova attività. Aprire una partita iva non è uno scoglio insormontabile se al tuo fianco hai il giusto professionista in grado di spiegarti il mondo della fiscalità. Se invece vuoi farti assistere da un Dottore Commercialista perché attualmente non ti senti adeguatamente seguito fissiamo un appuntamento e sarò lieto di ascoltarti.

Compila il form di Contatto per avere maggiori informazioni o fissare un appuntamento presso lo Studio in cui esercito a Prato oppure in videoconferenza sulla piattaforma che preferisci.

Dott. Emanuele Brilli

Dott. Emanuele Brilli

Dott. Commercialista e Revisore Legale

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