Se hai concluso il tuo percorso di studi e vuoi avviare la tua attività come Interior Designer in regime forfettario probabilmente ti stai chiedendo in che modo gestire tutto il mondo burocratico e fiscale.
L’Interior Design è un campo stimolante e creativo che richiede una buona dose di conoscenza tecnica, talento artistico e una buona dose di passione.
Chi è l’Interior Designer?
L’interior designer è un professionista che si occupa di progettare gli spazi interni di case, uffici, ristoranti, hotel e altri edifici. L’obiettivo principale è quello di creare ambienti funzionali e piacevoli esteticamente, tenendo conto delle esigenze del cliente, dello stile di vita e delle preferenze personali.
Come diventare un Interior Designer?
Ci sono diversi modi per diventare un Interior Designer. Ecco alcuni dei passi che potresti considerare per intraprendere questa carriera.
Cosa devi studiare per diventare Interior Designer?
La maggior parte degli Interior Designer ha completato una laurea in design d’interni o in architettura. Questi programmi di studio offrono una solida base di conoscenze tecniche e di progettazione, oltre a fornire l’opportunità di creare una rete di contatti all’interno del settore. In ogni caso, se non vuoi completare un percorso di studi universitario, esistono master o corsi specialistici presso istituti privati.
Fai esperienza!
Oltre al percorso formativo è importante acquisire esperienza pratica. Potresti considerare un tirocinio presso uno studio di design d’interni o un architetto per acquisire esperienza sul campo. In alternativa, potresti iniziare a lavorare come assistente o apprendista di un Interior Designer esperto per apprendere il mestiere.
Impara a usare i software di progettazione.
Un Interior Designer deve imparare ad usare software di progettazione avanzati, infatti, è necessario padroneggiare strumenti come AutoCAD, SketchUp e 3D Studio Max, che possono aiutarti a creare disegni e rendering 3D per visualizzare i tuoi progetti.
Crea un portfolio dei tuoi lavori.
È molto importante creare un portafoglio dei progetti realizzati. Questo ti aiuterà a dimostrare le tue capacità di progettazione e ad attirare nuovi clienti. Il portfolio dovrebbe includere progetti di design d’interni completati e anche prototipi.
Puoi anche scegliere di specializzarti in un settore specifico, come il design per ristoranti o hotel. Questo può aiutarti a creare una nicchia per te stesso all’interno del settore e ad attirare clienti specifici.
Infine, è importantissimo fare rete con altri professionisti e creare un network di contatti. Una buona rete di relazioni può essere utile per acquisire nuovi clienti o collaborazioni, scambiare esperienze e integrare le competenze mancanti.
Aprire una partita iva come Interior Designer in regime forfettario.
Per esercitare l’attività di Interior Designer in regime forfettario è necessario aprire una posizione IVA presso Agenzia Entrate. La pratica di apertura della partita iva può essere fatta:
- presso gli uffici di Agenzia Entrate;
- telematicamente affidandoti a un Dottore Commercialista.
Aprire una partita iva come Interior Designer in regime forfettario non prevede dei costi e in pochissime ore viene rilasciato il certificato di partita iva con il numero e altri dati utili al contribuente.
Cos’è il Regime Forfettario?
Il regime forfettario è un regime fiscale agevolato introdotto in Italia nel 2015 per favorire la crescita e la competitività delle piccole imprese e dei professionisti. In questo regime, i contribuenti pagano un’imposta sostitutiva in misura fissa, in base al proprio fatturato annuo, alleggerendo moltissimo gli adempimenti fiscali e burocratici.
Per le nuove attività è prevista un’aliquota d’imposta pari al 5% per i primi 5 anni. Dal sesto anno di attività, in poi, l’aliquota d’imposta si alza al 15%. Inoltre, i liberi professionisti che hanno scelto l’opzione per il forfettario sono esentati dalla ritenuta d’acconto sui compensi ricevuti dai committenti.
Quali sono gli altri vantaggi per scegliere questo regime?
Tra gli ulteriori vantaggi del regime forfettario ci sono la semplificazione degli adempimenti fiscali, la riduzione della burocrazia, la non applicazione dell’IVA alle operazioni di vendita che rende molto più competitivi rispetto alle altre imprese o professionisti in regime ordinario!
Un altro importantissimo vantaggio riguarda il mondo della previdenza, infatti, con il regime forfettario è possibile chiedere una riduzione dei contributi INPS relativi alla gestione commercianti e artigiani.
Tuttavia, il regime forfettario ha anche alcune limitazioni, ad esempio, non consente la detrazione dell’IVA sulle spese sostenute e, inoltre, i costi dell’attività sono riconosciuti in modo forfettario, pertanto non è possibile dedurre alcun costo.
In sintesi, il regime forfettario rappresenta una buona opportunità per le piccole imprese e i professionisti che vogliono semplificare la gestione delle proprie imposte e concentrarsi sulla crescita del proprio business. Tuttavia, è importante valutare attentamente le proprie esigenze e la propria situazione fiscale prima di aderire a questo regime.
L’inquadramento previdenziale per Interior Designer.
Dopo aver introdotto il regime forfettario e i suoi vantaggi è necessario parlare dell’inquadramento previdenziale.
Se svolgi la tua attività come libero professionista allora è necessario aprire una posizione in gestione separata INPS. Questo è valido sia che l’attività venga svolta da casa tua, in sede dal cliente o in qualsiasi altro ambito.
Se invece sei un Architetto, o hai i titoli per svolgere la professione di Architetto libero professionista, allora le considerazioni da fare sono altre. Infatti, se vuoi affiancare l’attività di interior design a quella di Architetto allora devi comunque iscriverti alla cassa professionale Inarcassa.
I contributi da versare a tale ente sono di tre tipologie:
- contributo soggettivo;
- contributo integrativo;
- contributo di maternità.
Ovviamente gli importi da versare sono variabili in base al fatturato prodotto durante l’anno fiscale. Ricordati però che sono previsti dei minimi contributi da versare anche se il fatturato si attesta a livelli bassi o pari allo zero. Fortunatamente i giovani Architetti in regime forfettario possono beneficiare di alcuni sgravi contributivi che rendono l’attività come libero professionista molto più accessibile.
Codice ATECO come Interior Designer in regime forfettario.
Il codice ateco per Interior Designer in regime forfettario è il seguente:
- 74.10.90 – Altre attività di design.
Le cause di esclusione dal regime forfettario.
Nel corso degli anni le cause di esclusione sono state modificate molte volte. Ti suggerisco di approfondire le cause di esclusione dal regime forfettario con questo articolo per evitare sorprese.
Le più importanti cause di esclusione da questo regime sono:
- il superamento della soglia dei ricavi di 85.000 euro;
- il possesso di partecipazioni in società di persone, associazioni professionali o srl in regime di trasparenza fiscale;
- lo svolgimento di specifiche attività escluse per legge dal regime forfettario;
- percezione nell’anno di redditi da lavoro dipendente in misura maggiore ai 30.000 euro lordi.
Stai cercando un Commercialista per il regime forfettario?
Il mio lavoro è assistere lavoratori autonomi e liberi professionisti. Se hai intenzione di avviare una nuova attività in regime forfettario, oppure cambiare consulente, puoi contattarmi senza impegno!
Ti dedicherò il tempo necessario a chiarire i dubbi che hai in relazione alla tua nuova attività. Aprire una partita iva non è uno scoglio insormontabile se al tuo fianco hai il giusto professionista in grado di spiegarti il mondo della fiscalità. Se invece vuoi farti assistere da un Dottore Commercialista perché attualmente non ti senti adeguatamente seguito fissiamo un appuntamento e sarò lieto di ascoltarti.
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