Aprire una partita IVA come tatuatore in regime forfettario è necessario per poter svolgere questo lavoro. Questo regime fiscale semplificato è stato introdotto per favorire l’avvio di nuove attività e per semplificare tutto l’iter burocratico annesso.
Se hai una passione per l’arte e per i tatuaggi allora la carriera di tatuatore potrebbe essere quella giusta per te. In questo articolo ti spiegherò come diventare un tatuatore in regime forfettario e le competenze che devi acquisire.
Come si diventa tatuatore?
Innanzitutto è fondamentale avere una solida conoscenza delle pratiche di sicurezza e igiene. Devi essere in grado di identificare le infezioni e le malattie trasmissibili durante il processo e di adottare tutte le misure per prevenirle. Acquisire conoscenze sulla pulizia degli strumenti, la sterilizzazione e la protezione personale è essenziale per diventare un tatuatore professionale e sicuro.
Chiarito questo primo aspetto è fondamentale acquisire le necessarie abilità artistiche, infatti, il tatuaggio è a tutti gli effetti una forma d’arte. Potresti considerare di frequentare un corso di design per sviluppare le tue competenze e sicuramente un corso di specializzazione per diventare tatuatore.
Infine sviluppa le tue competenze di marketing per promuovere i tuoi servizi. Puoi utilizzare le piattaforme online come Instagram o Facebook per mostrare i tuoi tatuaggi e i tuoi lavori. Inoltre, è possibile creare un sito web per presentare il tuo portfolio e i tuoi servizi.
I requisiti professionali di un tatuatore.
Se vuoi svolgere l’attività di tatuatore ricordati che è necessario il possesso di determinati requisiti professionali. La normativa italiana consente soltanto a specifiche persone di poter svolgere attività di tatuatore e, più in particolare, possono lavorare in tale settore solo:
- chi è in possesso di un attesto che dimostri la frequentazione ad un corso abilitante con superamento dell’esame finale;
- provvedere ad un aggiornamento periodico.
Come già accennato l’attività di tatuatore è soggetta a tutti i controlli igienico sanitari del caso, infatti, la segnalazione di inizio attività viene trasmessa all’azienda sanitaria locale affinché vengano accertati i requisiti richiesti dalla normativa (Ministero della Sanità – Circolari del 05/02/1998, n. DPS.VI/2.8./156 e de 16/07/1998, n. 2.8/633; D.P.R. 15/07/2003, n. 254, art. 2, comma 1, lett. i).
Tutti questi requisiti devono essere dichiarati tramite una SCIA al SUAP del comune di riferimento.
Tatuatore con affitto di poltrona.
Nelle attività di tatuaggio possono esserci anche le casistiche di affitto di poltrona cioè lo svolgimento dell’attività presso dei locali di altri soggetti.
L’affitto di poltrona è un contratto in base al quale il proprietario del laboratorio (o salone) concede in uso una parte dell’immobile (appunto una postazione per tatuatore) nel quale viene esercitata la propria attività imprenditoriale da altro soggetto che, in veste di imprenditore in possesso dei requisiti professionali richiesti dalla legge, esercita la propria impresa nei locali concessi
In base al SUAP del comune di riferimento è necessario approndire la forma richiesta per il contratto di affitto di poltrona. In taluni casi per l’affitto di poltrona non è sufficiente una scrittura privata tra le parti, infatti, è richiesto un contratto redatto nella forma dell’atto pubblico, quindi o un atto rogato dal notaio o una scrittura privata autenticata a norma dell’articolo 2556 del codice civile.
Tale contratto deve essere conservato e tenuto a disposizione per eventuali controlli.
Aprire una partita iva come tatuatore in regime forfettario.
Per aprire una partita iva come tatuatore in regime forfettario è obbligatorio iscriversi in camera di commercio costituendo un’impresa individuale. Questo avrà dei risvolti anche dal punto di vista dei contributi INPS.
Aprire un’impresa individuale richiede dei costi per le pratiche amministrative in base agli enti da coinvolti; inoltre, è necessario iscriversi in camera di commercio compilando una pratica telematica che si chiama ComUnica. Grazie a questa pratica, in un’unica volta, verranno coinvolti gli enti necessari (Agenzia Entrate, Camera di commercio, INPS ed eventuali altri).
Cos’è il Regime Forfettario?
Il regime forfettario è un regime fiscale agevolato introdotto in Italia nel 2015 per favorire la crescita e la competitività delle piccole imprese e dei professionisti. In questo regime, i contribuenti pagano un’imposta sostitutiva in misura fissa, in base al proprio fatturato annuo, alleggerendo moltissimo gli adempimenti fiscali e burocratici.
Per le nuove attività è prevista un’aliquota d’imposta pari al 5% per i primi 5 anni. Dal sesto anno di attività, in poi, l’aliquota d’imposta si alza al 15%. Inoltre, i liberi professionisti che hanno scelto l’opzione per il forfettario sono esentati dalla ritenuta d’acconto sui compensi ricevuti dai committenti.
Quali sono gli altri vantaggi per scegliere questo regime?
Tra gli ulteriori vantaggi del regime forfettario ci sono la semplificazione degli adempimenti fiscali, la riduzione della burocrazia, la non applicazione dell’IVA alle operazioni di vendita che rende molto più competitivi rispetto alle altre imprese o professionisti in regime ordinario!
Un altro importantissimo vantaggio riguarda il mondo della previdenza, infatti, con il regime forfettario è possibile chiedere una riduzione dei contributi INPS relativi alla gestione commercianti e artigiani.
Tuttavia, il regime forfettario ha anche alcune limitazioni, ad esempio, non consente la detrazione dell’IVA sulle spese sostenute e, inoltre, i costi dell’attività sono riconosciuti in modo forfettario, pertanto non è possibile dedurre alcun costo.
In sintesi, il regime forfettario rappresenta una buona opportunità per le piccole imprese e i professionisti che vogliono semplificare la gestione delle proprie imposte e concentrarsi sulla crescita del proprio business. Tuttavia, è importante valutare attentamente le proprie esigenze e la propria situazione fiscale prima di aderire a questo regime.
L’inquadramento previdenziale come tatuatore in regime forfettario.
L’inquadramento fiscale e civilistico di una nuova attività determina la scelta di quale contribuzione INPS sarà necessario versare allo Stato. Trattandosi di attività artigianale dovrai iscriverti alla gestione artigiani e commercianti INPS.
Questo comporta un versamento di contributi fissi ogni trimestre oltre a un’eventuale eccedenza in caso di superamento di determinate soglie reddituali. Tuttavia, grazie al regime forfettario, potrai ottenere una riduzione dei contributi da versare ogni anno.
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Codice ateco come tatuatore.
Il codice ateco da scegliere come tatuatore in regime forfettario è:
- 96.09.02 – Attività di tatuaggio e piercing
Le cause di esclusione dal regime forfettario.
Nel corso degli anni le cause di esclusione sono state modificate molte volte. Ti suggerisco di approfondire le cause di esclusione dal regime forfettario con questo articolo per evitare sorprese.
Le più importanti cause di esclusione da questo regime sono:
- il superamento della soglia dei ricavi di 85.000 euro;
- il possesso di partecipazioni in società di persone, associazioni professionali o srl in regime di trasparenza fiscale;
- lo svolgimento di specifiche attività escluse per legge dal regime forfettario;
- percezione nell’anno di redditi da lavoro dipendente in misura maggiore ai 30.000 euro lordi.
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