Negli ultimi anni, la vendita online è diventata sempre più popolare, grazie alla crescita della tecnologia e alla comodità che offre ai consumatori. Se sei appassionato di questo mondo e vuoi diventare un imprenditore, oppure hai già un’attività di commercio online, leggi questa guida su come aprire una partita iva per vendere online in regime forfettario.

Per prima cosa dovrai scegliere una nicchia di mercato sulla quale concentrare i tuoi sforzi. Dovrai capire i bisogni di un determinato pubblico per offrire loro il prodotto (o servizio) migliore. 

Appena hai individuato i potenziali clienti ti suggerisco di fare uno studio delle varie piattaforme di vendita online.
Esistono molte piattaforme di e-commerce, come Shopify, WooCommerce e Magento. Scegli quella che meglio si adatta alle tue esigenze, oppure, affidati a un programmatore informatico che ti preparerà un sito web su misura.

Una volta scelta la piattaforma dovrai trovare un ottimo nome per creare il tuo dominio web. Adesso non ti resta che iniziare a creare il tuo shop online.

Ricordati di catalogare, fotografare e descrivere adeguatamente tutti i prodotti che metterai online proprio perchè l’indicizzazione su Google è molto importante per scalare le vendite.

Organizza la logistica per le tue spedizioni e promuovi il sito web utilizzando strumenti di marketing online, come i social media, la pubblicità online e il content marketing.

 

Aprire un sito e-commerce per vendere online in regime forfettario.

Aprire una partita IVA per vendere prodotti o servizi online è essenziale per svolgere in modo professionale la tua attività. Sfruttare le potenzialità di internet con un e-commerce ti consentirà di scalare facilmente i tuoi clienti e affermarti sempre di più, infatti, online non esistono barriere o limiti!

Moltissime persone scelgono anche di vendere online prodotti o servizi come seconda entrata. Ricorda, non esistono limiti e puoi benissimo aprire il tuo e-commerce per crearti un secondo lavoro, tuttavia, è importantissimo regolare al meglio l’aspetto fiscale.

In primo luogo, dovrai valutare il regime fiscale più adatto alla propria attività. Se stai per aprire una nuova attività o ne hai già avviata una che è in fase di start up, sicuramente dovrai optare per il regime forfettario. In alternativa ci sono altri inquadramenti come l’impresa semplificata in contabilità semplificata fino ad arrivare alla società a responsabilità limitata per chi ha un livello di fatturato elevato.

Cos’è il Regime Forfettario?

Il regime forfettario è un regime fiscale agevolato introdotto in Italia nel 2015 per favorire la crescita e la competitività delle piccole imprese e dei professionisti. In questo regime, i contribuenti pagano un’imposta sostitutiva in misura fissa, in base al proprio fatturato annuo, alleggerendo moltissimo gli adempimenti fiscali e burocratici.

Per le nuove attività è prevista un’aliquota d’imposta pari al 5% per i primi 5 anni. Dal sesto anno di attività, in poi, l’aliquota d’imposta si alza al 15%. Inoltre, i liberi professionisti che hanno scelto l’opzione per il forfettario sono esentati dalla ritenuta d’acconto sui compensi ricevuti dai committenti.

Quali sono gli altri vantaggi per scegliere questo regime?

Tra gli ulteriori vantaggi del regime forfettario ci sono la semplificazione degli adempimenti fiscali, la riduzione della burocrazia, la non applicazione dell’IVA alle operazioni di vendita che rende molto più competitivi rispetto alle altre imprese o professionisti in regime ordinario!

Un altro importantissimo vantaggio riguarda il mondo della previdenza, infatti, con il regime forfettario è possibile chiedere una riduzione dei contributi INPS relativi alla gestione commercianti e artigiani.

Tuttavia, il regime forfettario ha anche alcune limitazioni, ad esempio, non consente la detrazione dell’IVA sulle spese sostenute e, inoltre, i costi dell’attività sono riconosciuti in modo forfettario, pertanto non è possibile dedurre alcun costo.

In sintesi, il regime forfettario rappresenta una buona opportunità per le piccole imprese e i professionisti che vogliono semplificare la gestione delle proprie imposte e concentrarsi sulla crescita del proprio business. Tuttavia, è importante valutare attentamente le proprie esigenze e la propria situazione fiscale prima di aderire a questo regime.

Le cause di esclusione dal regime forfettario.

Nel corso degli anni le cause di esclusione sono state modificate molte volte. Ti suggerisco di approfondire le cause di esclusione dal regime forfettario con questo articolo per evitare sorprese.

Le più importanti cause di esclusione da questo regime sono:

  • il superamento della soglia dei ricavi di 85.000 euro;
  • il possesso di partecipazioni in società di persone, associazioni professionali o srl in regime di trasparenza fiscale;
  • lo svolgimento di specifiche attività escluse per legge dal regime forfettario;
  • percezione nell’anno di redditi da lavoro dipendente in misura maggiore ai 30.000 euro lordi.

Gli adempimenti per aprire un sito e-commerce.

Dopo aver introdotto il regime forfettario e i suoi vantaggi è necessario approfondire gli altri adempimenti necessari all’apertura di un negozio online.

Trattandosi di attività commerciale svolta in forma di impresa, dovrai necessariamente iscrivere la tua impresa individuale in regime forfettario in camera di commercio.
Il commercio online è una sottocategoria del commercio per corrispondenza e il codice ATECO da selezionare è il seguente:

  • 47.91.10 – Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet

L’inquadramento fiscale e civilistico di una nuova attività determina la scelta di quale contribuzione INPS sarà necessario versare allo Stato. Trattandosi di attività commerciale dovrai iscriverti alla gestione commercianti INPS. Questo comporta un versamento di contributi fissi ogni trimestre oltre a un’eventuale eccedenza in caso di superamento di determinate soglie reddituali. Per valutare la tua posizione e la soluzione migliore fissa un appuntamento senza impegno.

Questo tipo di attività prevede anche l’invio, al comune competente, di una SCIA. Qualunque variazione che avverrà in corso d’opera dovrà essere comunicata ai vari enti (camera di commercio, agenzia entrate, INPS e SUAP)

Segnalazione certificata di inizio attività (SCIA).

La SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) è un documento che serve per segnalare l’avvio di un’attività economica e viene presentato allo Sportello Unico Attività Produttive (SUAP) del comune in cui verrà avviata la nuova attività. In alcuni casi la SCIA deve essere presentata ad altri enti come la Camera di Commercio competente.

La SCIA è obbligatoria per alcune attività economiche, come ad esempio l’apertura per alcune attività commerciali, artigianale o di servizio.

Il modulo usato per la SCIA contiene informazioni sulla natura dell’attività, sulla sua ubicazione, sulle modalità di esercizio, sulle caratteristiche dell’immobile in cui si svolge l’attività, sulle eventuali attrezzature necessarie e sui dati del titolare dell’attività. In alcuni casi, assieme alla SCIA, possono essere richiesti ulteriori documenti come l’autorizzazione sanitaria, la licenza per vendita alcolici e altro.

Questa autorizzazione è importantissima perchè, se richiesta, in caso di mancata presentazione della SCIA è possibile che vengano applicate sanzioni amministrative tra cui la sospensione dell’attività.

Stai cercando un Commercialista per il regime forfettario?

Il mio lavoro è assistere lavoratori autonomi e liberi professionisti. Se hai intenzione di avviare una nuova attività in regime forfettario, oppure cambiare consulente, puoi contattarmi senza impegno!

Ti dedicherò il tempo necessario a chiarire i dubbi che hai in relazione alla tua nuova attività. Aprire una partita iva non è uno scoglio insormontabile se al tuo fianco hai il giusto professionista in grado di spiegarti il mondo della fiscalità. Se invece vuoi farti assistere da un Dottore Commercialista perché attualmente non ti senti adeguatamente seguito fissiamo un appuntamento e sarò lieto di ascoltarti.

Compila il form di Contatto per avere maggiori informazioni o fissare un appuntamento presso lo Studio in cui esercito a Prato oppure in videoconferenza sulla piattaforma che preferisci.

Dott. Emanuele Brilli

Dott. Emanuele Brilli

Dott. Commercialista e Revisore Legale

Ti è stato utile questo articolo? Condividilo!
Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Telegram
Email

Post recenti

Contattami senza impegno